mercoledì 25 ottobre 2017

Un Terranovese, Poliziotto Esemplare a Venezia

Stiamo parlando di un nostro conterraneo Poliziotto, Dino.
Natio di Poggio Imperiale e in servizio a Venezia, è stato protagonista agli inizi di Ottobre di un soccorso ad un anziano mentre si recava al lavoro in barca nella splendida città di Venezia. Il caso è balzato subito alle cronache locali e non solo, anche alla pagina Facebook dell'Agente Lisa, la pagina che la Polizia di Stato usa per informare i cittadini e ricevere informazioni.


Riportiamo il comunicato dell'Agente Lisa e rinnoviamo i complimenti a Dino e un augurio di buon lavoro.

  Che fare quando qualcuno sta male male? Si salta in macchina e si va all’ospedale di corsa.
Ma non a Venezia.
Ecco quello che è successo a Dino, un poliziotto che lavora nella città lagunare.
Sta andando a prendere servizio, è in divisa e sale sul battello che lo porterà al commissariato. L’imbarcazione riparte piena di gente tra cui anche un signore ottantenne con il carrellino della spesa. Indossa dei jeans e in fondo alla gamba il tessuto si sta inzuppando di qualcosa di rosso. È sangue!
Dino si avvicina mentre l’uomo alza la gamba del pantalone scoprendo la caviglia e a quel punto comincia a fiottare sangue con un getto di 30/40 cm. Si è rotta un’arteria.
Dino non è espertissimo ma lo fa subito sdraiare e chiede intorno a lui di dargli qualcosa per stringere la gamba e rallentare l’emorragia mentre chiama il 118.
Un passeggero gli dà una mano e con un maglioncino improvvisano una sorta di legaccio sopra la caviglia. Però anche se rallentato il sangue continua ad uscire copioso nonostante il laccio emostatico improvvisato e tamponi preparati alla bell’e meglio anche con i guanti in pelle della divisa, visto che con i fazzoletti è pure peggio perché si impregnano subito di sangue. Così mentre aspettano l’arrivo del 118 faticano a gestire l’emorragia e il moto ondoso del battello che sta cercando di arrivare alla fermata successiva non aiuta di certo.
Dino allora richiama il 118 per avere altre istruzioni e gli suggeriscono di usare una moneta da applicare sul foro della vena. La situazione migliora un poco e i due soccorritori improvvisati chiedono all’equipaggio del battello di attraccare alla prima fermata utile e poi Dino si coordina con il 118. Sono passati giusto due/tre frenetici minuti ma il sangue perso è veramente tanto. Il battello attracca e subito dopo arriva anche l’imbarcazione del 118 che però non attracca ma accosta direttamente al battello in modo da trasbordare il ferito direttamente via mare senza dover passare per la terraferma utilizzando la lettiga con le ruote, perché ora la lotta è contro il tempo.
Fortunatamente finisce tutto bene, però Dino mi ha detto di avere un rammarico. Sul posto ha ringraziato il passeggero che lo ha aiutato ma per la fretta non gli ha detto che è stato davvero un “collega” perfetto in quella circostanza.
Vediamo se riesco a dirglielo io con questo post, magari in qualche modo gli arriva!

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